La Carta etica del packaging

​​”L’imballaggio è sintesi di prestazioni, funzioni e responsabilità di tutti e per tutti: farne un bene ‘responsabile’, significa dar voce a imprese e cittadini.”

Così Luca Maria De Nardo (editore di COM.PACK, rivista rivolta agli operatori sul tema della sostenibilità dell’imballaggio) descrive il packaging.

Il packaging è “dappertutto”, come cita l’introduzione alla Carta etica del packaging, nata nel 2015 dalla collaborazione del Politecnico di Milano e le Edizioni Dativo.

Ciascuno di noi entra in contatto con circa 8ooo imballaggi, che si possono ormai considerare uno strumento di massa.

Partendo da questi assunti, la Carta vuole mettere in relazione diritti, principi, valori per sancire un contratto ideale tra tutti gli attori dell’ecosistema, affinché vi sia una condivisione etica, nel rispetto delle normative.

Il documento è stato pensato come strumento per diffondere una “cultura di sistema” che si fondi, quindi, su dieci principi: responsabilità, bilanciamento, sicurezza, accessibilità, trasparenza, informazione, contemporaneità, lungimiranza, educazione e sostenibilità.

 

I principi della Carta etica del packaging

l'etica del packaging

In sintesi, ecco quanto indicato nella Carta.

  1. È necessario sentirsi responsabili nella progettazione, nella produzione e nell’utilizzo degli imballi.
  2. Bisogna pensare e progettare packaging con la giusta relazione con il contenuto ed in prospettiva rispetto alla sua corretta diffusione (equilibrio).
  3. Durante il suo arco di vita, l’imballo deve essere sicuro: protegge ciò che contiene durante il trasporto, è tracciabile e igienicamente adeguato.
  4. Le scatole devono diventare facilmente proponibili e accessibili.
  5. Il packaging dovrebbe garantire trasparenza al consumatore finale e
  6. riportare le informazioni utili per l’utilizzo e lo smaltimento.
  7. Gli imballaggi riflettono la cultura della società e contribuiscono a loro volta a crearla.” Si sottolinea quindi l’importanza della contemporaneità, ossia dell’adeguatezza ai cambiamenti culturali in essere.
  8. Sguardo proteso verso il futuro, l’imballaggio è “lungimirante”.
  9. Potenzialità educativa del packaging: le scatole sono oggetti molto diffusi (se ne producono migliaia di tonnellate all’anno secondo i dati forniti dal CONAI, LINK: https://www.conai.org/).
  10. Rispetto per l’ambiente: l’imballaggio deve essere sostenibile

Scarica la carta etica

 

Schiassi e le scelte etiche sul packaging

Ciascun principio della Carta etica del packaging è per noi di Schiassi un imperativo.

Il nostro ufficio tecnico, infatti, propone una progettazione funzionale e collaudata tramite prove di laboratorio Edge Crush Test e Box Compression Test, ma soprattutto responsabile, perseguendo l’obiettivo di evitare il cosiddetto over packaging, ovvero lo spreco di materiale e volume ingiustificato.

Sin dalla fondazione dell’azienda negli anni Cinquanta troviamo – grazie alla nostra passione – scatole alle idee.

Questo significa per noi poter esprimere creatività, messa in stretta connessione con il sapere tecnico e le competenze che abbiamo l’ambizione di ampliare, grazie ad un aggiornamento costante.

Sentiamo la responsabilità nell’avere in produzione cartone ondulato che, come imballaggio, verrà maneggiato da tante persone e che, quindi, dovrà essere adeguato, sicuro, coerente con il suo contenuto, senza contribuire alla deforestazione e all’aumento dell’inquinamento atmosferico.