Gli strumenti per scegliere il tuo fornitore di imballaggi in cartone

Non possiamo scegliere tra la crescita (economica) e la sostenibilità. Dobbiamo avere entrambe. – Paul Polman

Queste parole dell’ex-CEO di Unilever ci dicono che non è più possibile adoperarsi solo per la competitività aziendale lasciando da parte il discorso sulla sostenibilità.

Qualcosa sta finalmente cambiando nella mentalità d’impresa, come ha mostrato un’indagine di Deloitte. Secondo la nota azienda di servizi di consulenza, in Italia un top manager su due ritiene il cambiamento climatico la questione più urgente da affrontare nel 2023.

Una chiara presa di posizione che tiene conto del legame indissolubile che esiste tra il destino di un’azienda e l’evoluzione verso una cultura più responsabile.

Un approccio sostenibile è infatti la chiave per rinforzare la reputazione e la credibilità del brand nel medio-lungo termine.

A tal proposito, è indicativo quello che sta succedendo ultimamente nel mercato.

Oggi, gli investitori di borsa non si limitano più a richiedere informazioni di tipo economico-finanziario, richiedono anche la divulgazione quantitativa della sostenibilità.

Inoltre, i consumatori finali sono sempre più attenti a ciò che acquistano, dando molta importanza anche al packaging e agli imballaggi in generale.

Un’indagine pubblicata nel 2023 e svolta in Italia da Nomisma ha rivelato che:

  • il 92% degli intervistati era influenzato nelle scelte d’acquisto dalle caratteristiche del packaging;
  • negli ultimi 12 mesi il 65% delle famiglie aveva acquistato un prodotto perché aveva un packaging più sostenibile;
  • il 19% aveva invece smesso di acquistare un prodotto perché non considerava la confezione sostenibile.

Significa che un’azienda poco sostenibile otterrà un maggior rischio di vedere che i suoi prodotti rimangono sullo scaffale.

 

La sostenibilità passa dai fornitori: rating ECOVADIS

ecovadis 2022

Ci sono molte cose che un’impresa può fare per ridurre l’impronta ambientale e aumentare il valore del brand. Può rivoluzionare i processi produttivi, convertirsi alle energie rinnovabili e ottimizzare le attività logistiche e di trasporto.

Ma la cosa fondamentale è ciò che il cliente finale vede per primo, e nella quasi totalità dei casi si tratta del packaging.

Quest’ultimo non va inteso come semplice protezione della merce. È un potente strumento per comunicare un messaggio: un imballaggio sostenibile trasmette i tuoi valori e la tua responsabilità verso l’ambiente già prima che il cliente finale utilizzi il prodotto.

Come avere la sicurezza che stai usando imballaggi a ridotto impatto ambientale? Dipende tutto dalla scelta del fornitore.

Un sistema affidabile e trasparente per valutare la sostenibilità di un futuro partner commerciale è il rating ECOVADIS. Questo tiene in conto delle performance di un’azienda in tema ambientale, sociale ed etico; ne abbiamo parlato più nel dettaglio in questo articolo.

 

Il packaging in cartone: la certificazione FSC

certificazione FSC

Nell’ambito degli imballaggi è ovvio che si debba parlare di cartone, un materiale leggero e resistente realizzato a partire da una risorsa rinnovabile come gli alberi.

Per questo è molto importante scegliere fornitori che abbiano ottenuto delle certificazioni ambientali che garantiscano la tutela del patrimonio forestale.

Tra le più rilevanti c’è la certificazione FSC (Forest Stewardship Council).

La certificazione ha come scopo la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati.

Usare per i tuoi prodotti degli imballaggi certificati FSC vuol dire comunicare ai tuoi clienti che le materie prime utilizzate per quel cartone sono state ottenute nel rispetto dell’ecosistema.

 

Noi di Schiassi siamo certificati FSC e medaglia d’argento ECOVADIS. Aiutiamo la tua azienda a raggiungere gli obiettivi prefissati grazie al nostro packaging a ridotto impatto ambientale e personalizzabile al 100%. Contattaci.